Nel design Thinking le fasi della soluzione del problema. La ricerca della soluzione avviene tra fasi divergenti, che portano ad una raccolta di informazioni o la generazione di idee, e fasi convergenti, che portano ad una definizione/osservazione del problema, attraverso la presa di decisioni tra alternative. Queste fasi divergenti e convergenti si alternano, cosicché il processo di Design Thinking si disegna con un doppio diamante (Design Council UK (2005)).
Mese: Aprile 2019
Design Thinking – Persona ovvero Personas – meglio subito che niente
Una mappa di viaggio del cliente è un’idea molto semplice: è un diagramma che illustra i passaggi che gli Utenti fanno attraverso l’interazione con l’azienda, che si tratti di un prodotto, di un’esperienza online, di un’esperienza di vendita o di un servizio o di qualsiasi combinazione.
Più touchpoint (interazioni) si hanno, più complicato, ma necessario, diventa fare la mappa.
Design Thinking: Svolgere interviste e fare domande
Rob Fitzpatrick in The Mom Test scrive che “L’intervista aperta che non faccia mentire l’intervistato è un’arte“ . Serve molta pratica per imparare a chiedere informazioni in modo corretto. Serve pensare a ciò che si sta cercando prima. Serve costruirsi uno script di poche domande. Serve saper tradire lo script quando le risposte porteranno su una strada imprevista.
Design Thinking – usare i dati e fare analisi.
Il Design thinking deve porre l’azienda, la startup o chi ha l’idea, davanti alle esperienze e ai problemi che gli utenti realmente hanno usando il servizio o il prodotto pensato/ideato.
Se siamo nel caso di una azienda strutturata, mettendo a confronto le diverse realtà dell’organizzazione, questo rischio (di fallimento) viene sicuramente moderato.
Ci sono tecniche di marketing, per chi ha una azienda strutturata e che già produca, che tramite l’utilizzo di dati e di analisi sulla customer journey che aiutano la modalità di affrontare il problema con la prospettiva dell’utente.
Come si vede il Design Thinking può avvalersi di molte tecniche in parte in unione a quelle del Marketing.
Design Thinking: Costruire un team
Pare facile nel Design Thinking ragionare di collaborazione, di mettere assieme delle idee e fare Brainstorm.
Tutto questo presuppone che ci sia un gruppo di lavoro o progetto.
Nel pensare ad una Startup o ad una nuova impresa, una delle prime cose che si impara e che da soli non si crea nulla. Quindi in diversi casi si cercano persone che ci diano una mano, si fa per dire. Se siamo in una azienda strutturata le cose cambiamo, ma resta il fatto che occorre sempre mettere assieme delle persone per costruire una squadra o trovarla o altro, non è semplice.
Ci sono delle regole. Si ci sono ma sono teoriche. Tuttavia vale la pena leggerle, perché saperle significa cercare, mettere assieme le persone giuste. Senza le persone giuste non si parte neppure.
Design Thinking, Stakeholders e cucinare. Come è possibile?
Meccanismi del DESIGN THINKING
Design Thinking – FALLIRE PRESTO E VELOCEMENTE
#FALLIRE PRESTO E VELOCEMENTE Da dove nasce l’#idea di fallire presto e velocemente? Facile risposta: dal #Design Thinking. Per capire il Design Thinking partiamo dal concetto “ho una idea”, la voglio applicare, vendere, attuare, insomma non voglio che rimanga solo una idea. Evidentemente una business idea. A #questo punto si possono applicare i concetti che vado ad esprimere a situazioni diverse. STARTUP, IMPRESA INDUSTRIALE, ARTIGIANA, ecc. ed un ruolo quello dell’ “ideatore” in questi contesti. PER AVERE MIGLIORI RISULTATI OCCORRE PORTARE AVANTI L’IDEA PENSANDO A QUESTE 4 FASI FASE 1:…