Esempi di robot attualmente a casa e nel lavoro
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È stato costruito a Genova dal team dell’Istituto italiano di tecnologia: è un androide che sembra un bambino e che riesce a manipolare oggetti e interagire con gli uomini. In futuro, potrebbe sostituirci in molte professioni.
I robot svolgeranno le mansioni di operai, assicuratori, commercialisti, cassieri, e qualsiasi compito che possa essere standardizzato.
Non corrono il rischio di restare disoccupati, invece, coloro che hanno impieghi creativi e di relazione con altre persone, dagli assistenti sociali agli psicologi di coppia, dagli avvocati agli insegnanti.
In particolare ci sarà una riscoperta della manualità.
Non, però, nei mestieri di basso profilo. «Gli artigiani sposeranno la tecnologia più avanzata: useranno la progettazione al computer e il design multimediale per realizzare oggetti unici, ad alto valore aggiunto» spiega Michele Tiraboschi, giuslavorista e direttore del Centro studi sul lavoro Adapt-Marco Biagi di Modena. Tra questi ci sono gli esperti di stampanti 3D che riescono a disegnare di tutto, anche singoli pezzi di ricambio su commissione che sarebbe costoso richiedere di fare in un’azienda.
Questo robot è stato appena presentato a gennaio 2016 al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, la fiera di tecnologia più importante al mondo, che raccoglie ogni anno migliaia di espositori e almeno 150mila visitatori. Rappresenta l'ultima frontiera dei robot domestici, quella degli animali da compagnia.
Ecco un robot usato come cameriere in un ristorante in Cina. Consegna i piatti ai tavoli e capisce semplici ordini dati a voce.
Ai proprietari costa meno di un “umano”. Sì, perché secondo il Roosevelt Institute di New York, nei prossimi anni assisteremo alla diffusione dei robot, che sostituiscono le persone. E faremo i conti con un fenomeno per ora sotterraneo. «Una rivoluzione organizzativa è già iniziata nelle aziende» dice Vincenzo Moretti, sociologo della Fondazione Giuseppe Di Vittorio di Roma. «Siamo all’inizio, ma alcuni segnali si vedono». Per esempio, i ricercatori della Oxford University ritengono che il 47% di tutti i posti di lavoro sia destinato a sparire. I robot svolgeranno le mansioni di operai, assicuratori, commercialisti, cassieri, e qualsiasi compito che possa essere standardizzato.